Spesso ci si rivolge ai compro oro per poter fare una valutazione del proprio oro usato, ma non si conoscono determinati meccanismi o determinate situazioni. Cercheremo dunque di capire cosa dobbiamo sapere prima di far valutare dell’oro usato dai compro oro.
Partiamo dal termine caratura: spesso si nomina oro a 18 carati, ma qual è il significato? Parliamo della percentuale di oro presente in un oggetto. Se a 18 carati, circa il 75% sarà composto da oro. L’oro puro è troppo morbido, quindi l’oggetto sarebbe troppo delicato. Bisogna anche dire che l’oro bianco e l’oro giallo non hanno una differente valutazione: infatti anche questo viene determinato dalla caratura e non dal colore. Se nel caso abbiamo delle pietre preziose incastonate, bisogna fare attenzione. Spesso viene valutato l’oggetto a peso e non viene valutato il singolo diamante. Se troppo piccolo non vale la pena smontarlo per via della fragilità, in caso contrario bisogna farlo smontare.
Spesso ci si chiede anche se l’oggetto in questione viene valutato in base all’usura: purtroppo no, non si valuta l’usura dell’oggetto, in quanto andrà in fusione. Bisogna dunque fare una distinzione e non mettere dentro anche questa valutazione. Inoltre non si può prendere l’oro in pegno ovvero in cambio di denaro. Una pratica che molti fanno, ma che contro la legge.
Per quanto riguarda il pagamento, bisogna ricordarsi che la vendita dell’oro è fatta solitamente in contanti o con un metodo di pagamento tracciabile, come l’assegno. Inoltre non si può vendere oro ricevendo il pagamento in contanti per un valore superiore ai tremila euro.
Ultima cosa da sapere riguarda l’identificazione: quando si va da un compro oro bisogna andarci muniti di documento, altrimenti non sarà possibile vendere l’oro in quel momento.
Ogni compro oro deve avere un registro che può dare alle autorità in caso di necessità. Chi non lo fa sta infrangendo la legge: bisogna essere tracciabili per evitare la compravendita di oro rubato o trafugato illegalmente.