Archivia 12 Agosto 2014

La gestione del magazzino facilitata con i software ERP

 

 

Di cosa si parla quando si dice programma gestionale del magazzino? Si vuole intendere un programma che ha come obiettivo quello di controllare il magazzino e tutti i movimenti ad esso legati. Si controlla tutta la catena di distribuzione, passando dalla fase di entrata in magazzino delle merci a quella di preparazione e spedizione, ma anche di riordino e di raccolta. Ogni fase, insomma, è vagliata con precisione e vengono incamerati tutti i dati che poi verranno trasferiti agli altri settori dell’azienda, in modo da cercare di evitare quanto più possibile sprechi e perdite. Tenere costantemente sotto controllo il magazzino, le sue giacenze e le operazioni a esso legate, significa evitare di produrre merce in più o di ordinarla: tutto questo comporterebbe delle perdite che sono da evitare per avere un’azienda robusta e in salute. Ci sono diversi programmi che riescono a gestire al meglio il magazzino, in modo da minimizzare le perdite e si chiamano sistemi WMS, ossia Warehouse Management System, che altro non sono che programmi di gestione della catena di produzione e distribuzione. Suddetti tipi di software sono adatti sia per magazzini automatizzati che per quelli in cui ancora si opera in maniera manuale. Gli addetti dovranno comunicare, fase dopo fase, tutte le mosse che si fanno in magazzino. Messo in comunicazione con tutti gli altri settori dell’azienda, il magazzino può essere la chiave di volta di una azienda felice e in salute. Dal magazzino parte tutto e si possono avere dei vantaggi notevoli grazie alla gestione attraverso suddetti programmi. La messa in comunicazione dei diversi settori della azienda si possono trovare solo ed esclusivamente dei vantaggi, dato che con un sistema centralizzato e legato a quello gestionale del magazzino non permette sprechi di sorta e rende tutto molto più semplice, perché se tutti i settori comunicano può nascere un sistema snello e produttivo.

 

 

 

La visura Pra per scoprire il proprietario dalla targa dell’auto

 

Se si cercano informazioni su un’auto di cui si conosce la targa, si può consultare la visura Pra online, oppure richiedere presso gli uffici preposti la visura Pra riferita a quel mezzo. In alternativa, si può sempre richiedere una semplice visura targa, ma la visura Pra offre maggiori informazioni e risulta quindi più utile (soprattutto nei casi di compravendita).

La targa è obbligatoria per tutti i veicoli, in quanto consente di registrare in un unico documento tutte le informazioni relative al mezzo. Attraverso la visura Pra, il potenziale acquirente viene a sapere se il mezzo è effettivamente senza ipoteche e se non riserva “sorprese” dopo l’acquisto. Infatti, chi vende all’usato, non sempre è chiaro sul chilometraggio e sull’effettiva immatricolazione del mezzo stesso.

La visura Pra chiarisce questi dubbi, semplicemente pagando il corrispettivo per l’apertura della pratica. La visura Pra ha valore in sede legale, quindi se il venditore vorrà fare causa al compratore in tribunale, questi avrà comunque un asso nella manica potendo presentare un documento ufficiale e valido, in quanto redatto dall’ente preposto.

Per ridurre i tempi, basta pagare un po’ di più. Se agli enti preposti una visura Pra può costare meno (ma i tempi si allungano), l’invio di una visura Pra online è veloce e sicuro, valendo quindi i costi in più pagati (soprattutto se si vuole essere sicuri di risparmiare sull’auto acquistata e se si hanno difficoltà legali a cui fare fronte). Ricordiamo che, se il venditore non ha informato l’acquirente su eventuali ipoteche, questi rischia di acquistare un’auto che sarà rivenduta all’asta di lì a poco: fare attenzione diventa quindi un obbligo.

La visura Pra diventa uno strumento utile anche per verificare se un’auto è d’epoca o meno: per essere definita un’auto d’epoca, questa deve essere immatricolata prima del 1993. Il dato può essere mistificato, ma la visura Pra può assicurare su questo e su altri punti relativi all’auto d’epoca, a maggior tutela dei collezionisti.

Documenti come la visura Pra devono essere sempre a portata di mano, anche dopo l’acquisto: in questo modo, l’automobilista sarà tutelato in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine.