Elettrostatica: una forza invisibile davvero affascinante!

L’elettrostatica è una branca dell’elettromagnetismo che studia le cariche elettriche stazionarie nel tempo, generatrici del campo elettrostatico. 

Al giorno d’oggi chi lavora in ambito industriale ed ha problemi di controllo delle cariche elettrostatiche può avvalersi della consulenza di aziende leader del settore come Barreantistatiche che opera fin dal 1996 realizzando sistemi antistatici e alcune tra le barre antistatiche più performanti del mercato. 

Ma la storia dell’elettrostatica ha origini antiche e attraversa secoli di storia arrivando fino ai giorni nostri.

Già nel V secolo a.C. si era riusciti a capire che una bacchetta di ambra era in grado di attirare piume, fili o pagliuzze quando veniva sfregata con un panno. Non a caso il termine “elettricità” deriva dal greco “elektron”, che significa ambra. Affascinante, non trovi?

I primi esperimenti sull’elettrostatica con Talete 

I primi esperimenti sull’elettrostatica risalgono appunto alla Grecia antica del 600 a.C. con Talete e Teofrasto.

Talete di Mileto è stato un filosofo, astronomo e matematico vissuto in Grecia presumibilmente tra il 640 a.C e il 545 a. C. circa. Devi sapere che fin dall’antichità fu considerato uno dei Sette sapienti. I sette savi, o sette sapienti, erano personalità pubbliche dell’antica Grecia che si erano distinte per la loro capacità essere prese come esempio di saggezza pratica. Tutti si distinsero per essere autori di massime divenute col tempo la massima espressione ed il caposaldo della cultura greca.

William Gilbert e l’introduzione del termine forza elettrica

Nel 1600 si fece un ulteriore passo avanti grazie a William Gilbert. Attraverso i suoi studi si riuscì infatti a distinguere i fenomeni elettrostatici da quelli magnetici. Gilbert comprese che i fenomeni elettrici avevano un’energia finita e che la forza di attrazione durava finché c’era sufficiente energia.

Otto Von Guericke ed il primo generatore elettrostatico

Siamo verso la metà del XVII secolo quando Otto Von Guericke Inventò la prima macchina elettrostatica a strofinio! Si rese famoso anche per la realizzazione di una macchina pneumatica che gli permise di svolgere le prime ricerche sul vuoto e sulla pressione atmosferica.

Costruendo il primo generatore elettrostatico, riuscì ad osservare le scariche elettriche generate durante il suo caricamento e la relativa luminescenza. 

Grazie alle sue intuizioni ed ai suoi esperimenti riuscì anche a dimostrare che la forza elettrica generata da un corpo carico poteva essere trasportata. Era sufficiente applicare al corpo carico un filo, che avesse le stesse proprietà del corpo carico. 

Ma non è tutto qui. Guericke riuscì infatti a dimostrare anche che la forza elettrica può essere sia attrattiva che repulsiva. Gli bastò osservare l’ambra per notare che, gli oggetti che inizialmente venivano attirati, una volta entrati in contatto con l’ambra, venivano respinti.

Charles François de Cisternay du Fay

Fu però Charles François de Cisternay du Fay a determinare l’esistenza di una carica elettrica positiva e di una negativa. Riuscì a comprendere che le diverse cariche venivano generate da sostanze differenti. Le classificò in:

  •  Resinosi: ambra, gomma dura, ceralacca e sostanze resinose; 
  • Vetrosi: 

Ebbe un’altra importante intuizione riuscendo a comprendere che i corpi caricati allo stesso si respingevano, mentre i corpi caricati con cariche differenti si attraevano.

Grazie alla sua brillante mente arrivò anche ad intuire che i corpi neutri potessero contenere uguale quantità dei due fluidi elettrici.

Sembra un concetto piuttosto difficile da capire e, soprattutto da calare nei nostri giorni. Ma prova a pensarci: la scossa che prendi quando scendi dall’auto, i fulmini durante un temporale, i capelli che si rizzano in testa o restano appiccicati ad un palloncino… Sono tutti esempi pratici di elettricità statica. 

Piccoli esempi che ci fanno capire quanto sia una forza presente nel nostro quotidiano. Ecco perché ci sono aziende all’avanguardia che da anni studiano come sfruttare questa forza in ambito produttivo. Dall’antica Grecia ai giorni nostri ma sempre proiettati verso un futuro di innovazioni. Sta tutto qui il fascino della scienza: a come ci lega col passato e ci permette di guardare avanti ad un futuro carico di possibilità.