Archivia 17 Febbraio 2023

Comprare casa: i consigli prima di fare l’atto di acquisto

Prima di comprare casa e fare l’atto di acquisto, bisogna effettuare delle procedure.

Nello specifico, ci riferiamo a una serie di controlli che ci garantiscono una certa sicurezza e che riguardano l’immobile a 360 gradi. 

Pertanto, se siete degli acquirenti, sappiate che dovrete tenere a mente alcuni punti. Di solito, si consiglia di:

  • Fare una Verifica ipoteca
  • Controllare i documenti urbanistici
  • Avviare una visura catastale
  • Leggere la classe energetica
  • Consultare la planimetria catastale
  • Indagare sulle spese condominiali 

Scopriamo nel dettaglio i vari punti:

Fare una verifica ipoteca 

Prima di acquistare una casa, bisogna capire se essa risulta soggetta a delle ipoteche (volontarie o involontarie che siano). 

Nel caso in cui sono presenti, bisognerà informare il proprietario e incitarlo a risolvere il tutto, entro e non oltre la data del rogito. 

Inoltre, è bene controllare che l’immobile non abbia a che fare con alcun pignoramento. Altrimenti, dopo l’acquisto, sarete costretti a pagare i creditori per conto dell’ex proprietario.

Controllare i documenti urbanistici

Come vi abbiamo accennato all’inizio, è altrettanto fondamentale effettuare un controllo per quanto ne concerne la documentazione urbanistica. 

Pertanto, l’acquirente sarà tenuto (sempre prima della data del rogito) ad accertarsi che ogni componente sia a norma di legge. Nello specifico, ci riferiamo agli impianti elettrici e idrici, ai riscaldamenti, ai condizionatori e così via. 

Ma in che modo poter avere tale certezza? Vi basterà chiedere un certificato di agibilità e regolarità urbanistica. Se il proprietario dell’immobile non disporrà del foglio, potrete rivolgervi direttamente a uno degli sportelli fisici del catasto. In alternativa, procedete con una visura catastale online (ci sono vari portali che si occupano di questa tipologia di servizi, come ad esempio Tutto Visure).

Allo stesso tempo, sarà essenziale appurare che nell’appartamento non vi siano abusi edilizi. Ed è importante fare un controllo sulle condizioni del palazzo. Così facendo, avrete anche modo di capire se sono previsti a breve dei lavori di manutenzione dello stabile, per esempio: rifacimento della facciata, ascensore, interni ecc.

Controllare gli elementi sopracitati serve anche per valutare al meglio l’immobile che andrete ad acquistare. Specialmente nel caso in cui si ha intenzione di trattare un po’ sul prezzo… 

Avviare una visura catastale e consultare la planimetria

Con la visura catastale potrete scoprire una serie di dati identificativi, che interessano la casa.

Tramite questa ricerca, infatti, si può consultare l’ubicazione ma anche varie informazioni riguardanti il proprietario (o proprietari, se dovessero essere più di uno).

Per ottenerla, dovrete recarvi presso l’Agenzia delle Entrate. Oppure, sarà sufficiente compilare un form (dove inserire alcuni dati come foglio, particella e subalterno) online, attraverso pochi e semplici click.

Attraverso la planimetria catastale invece, potrete consultare un quadro generico della piantina dell’immobile. Pertanto, parliamo di una rappresentazione semplificata della casa, in cui sono presenti i mq, i vani e tutta la disposizione delle camere. Si rivela molto utile anche per calcolare alcune tasse.

Leggere la classe energetica 

Altro controllo fondamentale da effettuare prima di acquistare casa è la classe energetica.

Essa è consultabile tramite un documento, in cui viene indicato l’APE (acronimo che equivale per l’appunto ad attestato di prestazione energetica).

Risulta fondamentale che chi vende dia tale foglio al soggetto acquirente, o per lo meno all’agenzia immobiliare che sta facendo da tramite. E tenete a mente che in base alle normative vigenti, tutti gli impianti realizzati dall’anno 2008 in poi, devono assolutamente disporre dell’APE, indispensabile per certificarne la conformità.

Indagare sulle spese condominiali

Infine, non dimenticatevi di chiedere informazioni sulle spese condominiali

E non intendiamo soltanto la cifra da versare mensilmente (o annualmente, a seconda delle regole del palazzo), ma che il proprietario abbia pagato tutte le rate precedenti e che non vi stia lasciando alcun debito.

Come mi proteggo dai fumi?

Per proteggersi dai fumi di saldatura è importante indossare adeguati dispositivi di protezione personale (DPI). I DPI possono includere mascherine con filtri, appositi abiti protettivi, guanti, occhiali e calzature. Inoltre, è necessario assicurarsi che la stanza in cui si svolge la saldatura sia ben ventilata o, meglio ancora, dotata di un impianto di aspirazione dei fumi. Un’altra precauzione utile consiste nell’utilizzare materiali di protezione respiratoria adeguati come maschere a cupola con filtri antifumo. Infine, è bene ricordare che i fumi generati durante la saldatura contengono agenti chimici potenzialmente pericolosi, quindi è importante seguire sempre le istruzioni del produttore sull’uso corretto degli strumenti e delle attrezzature da saldatura.

Cosa provoca il fumo della saldatura?

Il fumo prodotto durante la saldatura è una miscela di gas e particelle solide tossiche che possono essere nocive per la salute. Può contenere sostanze come il monossido di carbonio, l’ozono, gli ioni di metalli pesanti e altre sostanze chimiche dannose. Il fumo può essere inalato o assorbito attraverso la pelle, e può causare problemi respiratori, irritazioni agli occhi, mal di testa, nausea e altri effetti negativi sulla salute. La saldatura a temperature elevate rilascia anche radiazioni ultraviolette che possono causare danni alla pelle e agli occhi. Per questo motivo è importante indossare sempre un adeguato equipaggiamento protettivo durante la saldatura.

Come funziona l’aspiratore?

L’aspirazione è una delle tecniche più utili in saldatura. L’aspiratore viene utilizzato per trattenere la fiamma e assorbire i gas e le particelle di fumo prodotti durante la saldatura. Un aspiratore può essere collegato direttamente all’utensile di saldatura oppure alimentato da un compressore d’aria. L’aspiratore raccoglie i fumi di saldatura provenienti dall’area di lavoro e li filtra attraverso un meccanismo a depolverazione, che rimuove i gas nocivi e il particolato dall’aria. I fumi vengono poi espulsi all’esterno, lontano dalle persone. L’aspiratore può anche essere dotato di un filtro a carbone attivo o con altri dispositivi per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Come proteggersi dai fumi di saldatura?

Per proteggersi dai fumi di saldatura, è importante indossare sempre la protezione adeguata. Questo include occhiali protettivi, guanti e una maschera respiratoria a tenuta stagna per impedire l’inalazione di eventuali sostanze chimiche dannose. È inoltre consigliabile lavorare in aree ben ventilate ed evitare di stare troppo vicino alle fonti di calore. È importante anche assicurarsi che le apparecchiature utilizzate siano state regolarmente controllate e manutenute per garantire un livello ottimale di sicurezza.

Cosa si intende per fumi di saldatura?

Fumi di saldatura è un termine usato per descrivere i prodotti del processo di saldatura. Questi fumi sono una miscela di gas, fumo, vapore e particelle solidi generati dal calore della saldatura, composti da materiali come l’alluminio, il rame e altri metalli o materiali che vengono fonduti insieme durante la saldatura. I fumi possono anche contenere inquinanti nocivi come particolati, vapori di metalli pesanti e sostanze chimiche organiche volatili. La composizione precisa dei fumi di saldatura dipende dal tipo di metallo o materiale che viene fuso, dal processo di saldatura utilizzato e dagli agenti di protezione applicati durante la procedura. Il controllo dei fumi di saldatura è importante per prevenire l’esposizione a inquinanti nocivi all’interno dell’ambiente operativo. La rimozione deve essere effettuata utilizzando aspiratori adeguati e altri dispositivi di aspirazione per assicurare un ambiente lavorativo più sano.