Archivia 25 Febbraio 2022

Macchine utensili industriali: cosa sono e come vengono utilizzate

Nel mondo dell’industria, qualunque sia la sua natura, si sente spesso parlare di macchine utensili. Se questo termine è quasi passato al linguaggio quotidiano, la realtà che ricopre è tuttavia sconosciuta a tutti coloro che non fanno parte del settore industriale. Capiamo quindi cosa si intende per macchine utensili, come funzionano e quali sono.

Come definire una macchina utensile?

Una macchina utensile è una macchina per sagomare o lavorare lamiere di metallo o altri materiali rigidi, solitamente mediante taglio, alesatura, tranciatura o altre forme di deformazione. Le macchine utensili utilizzano una sorta di strumento che esegue il taglio o la sagomatura. Tutte le macchine utensili hanno dei mezzi per vincolare il pezzo e forniscono un movimento guidato delle parti della macchina. 

Pertanto, il movimento relativo tra il pezzo in lavorazione e l’utensile da taglio è controllato o vincolato dalla macchina almeno in una certa misura, piuttosto che essere interamente “a mano libera” o “a mano libera”. La sua definizione deriva dal fatto che le “macchine aiutano le persone a fare cose”, sebbene non tutte le macchine industriali siano macchine utensili. 

Oggi le macchine utensili sono generalmente alimentate in modo diverso dal muscolo umano, utilizzate per realizzare parti fabbricate in vari modi che includono il taglio o altri tipi di deformazione. Con la loro precisione intrinseca, le macchine utensili hanno consentito la produzione economica di parti intercambiabili.

La macchina utensile è davvero l’emblema della rivoluzione industriale del 19° secolo. Con questi strumenti di produzione, infatti, siamo stati in grado di meccanizzare operazioni fino ad ora eseguite manualmente, riducendo così la manodopera, ma anche aumentando ritmi di produzione e precisione.

L’avvento dell’elettronica e dell’informatica hanno permesso di sviluppare macchine utensili a controllo numerico. Programmate al computer, la lavorazione e la misurazione possono ora essere eseguite da macchine sempre più autonome. Tuttavia, l’uomo rimane essenziale per tutte le questioni di configurazione e manutenzione.

Se la prima macchina utensile aveva la funzione di forare, la diversificazione degli strumenti di produzione ha consentito di rispondere a problematiche più complete e complesse del settore. Pannellatrici, punzonatrici, presse piegatrici, taglio laser ecc…Le macchine utensili ora consentono di supportare quasi tutte le fasi della produzione. La comparsa del controllo numerico ha permesso di programmare centri di lavoro per funzioni ed esigenze sempre maggiori. Per l’acquisto di macchinari utensili usati puoi rivolgerti ad aziende specializzate come Mach-Trade, visitando il sito https://www.mach-trade.com/it/

Le macchine utensili CNC

Qualsiasi macchina utensile comprende un elemento di supporto dell’utensile e un elemento di supporto del pezzo in lavorazione che possono muoversi l’uno rispetto all’altro. I movimenti elementari ottenibili dipendono ovviamente dalla natura della macchina utensile: tornio, fresatrice, ecc. Si tratta generalmente di traslazioni lungo uno, due o tre assi, rotazioni del pezzo attorno ad un asse della macchina. Questi movimenti “vengono solitamente comandati o innestati manualmente per mezzo di leve, manovelle, frizioni, interruttori elettrici e altri organi. L’uomo interviene poi muscolarmente, e anche per effettuare le misure necessarie al posizionamento preciso dell’utensile.

Nel caso del controllo numerico, invece, l’uomo interviene solo per dare istruzioni. Nelle forme realizzative più semplici, queste istruzioni sono date da una consolle provvista di pulsantiere, spie luminose, quadranti di visualizzazione digitale ed altri accessori usuali per le centrali. L’operatore deve poi essere presente al termine di ogni sequenza per visualizzare la nuova istruzione. In forme di realizzazione più avanzate, le istruzioni vengono introdotte sotto forma di bande perforate o nastri magnetici e le sequenze vengono quindi collegate tra loro automaticamente.

Anche le donne giocano: differenze e particolarità rispetto agli uomini

Il mondo del gioco d’azzardo, terrestre e online, è in costante evoluzione e aggiornamento. Oggi, soprattutto, chiunque gioca e lo fa in totale comodità grazie a dispositivi e giochi di ultima generazione, oltre a disporre di app per giocare online in modo sicuro.

Anche le donne, nell’ultimo decennio, hanno cambiato radicalmente il modo di pensare al gambling e i loro comportamenti di gioco differiscono notevolmente da quelli degli uomini. Il settore si è mosso anche per l’integrazione delle donne, in un mondo che – fino a pochi decenni fa – era esclusiva del genere maschile.

Le abitudini delle donne scommettitrici

Un sondaggio recente dimostra come le abitudini di donne e uomini, nel mondo del gioco, differiscano e non di poco. La prima differenza è il “come”: in genere, le donne giocano in compagnia nelle sale da gioco, cogliendo la possibilità della vincita come un’occasione di convivialità. Le attività preferite sono quelle che richiedono meno attenzione dal punto di vista psicologico, proprio in virtù della convivialità della situazione: slot machine, lotterie, bingo, sono i giochi preferiti da praticare in compagnia.

Anche l’atteggiamento di fronte alle perdite risulta diverso: la frustrazione di una sconfitta viene gestita diversamente. Così, mentre gli uomini intervistati dichiarano di manifestare spesso rabbia che può sfociare in aggressività e comportamenti violenti, le emozioni più citate dalle donne sono tristezza o angoscia, mentre tra le reazioni fisiche la più menzionata è stata il pianto.

Ludopatia, i rischi

Nella storia del gioco d’azzardo, il ruolo delle donne non sempre è stato marginale ma esistono anzi storie di vere e proprie campionesse che hanno scritto la storia del gambling, soprattutto nel poker. Ma uno dei problemi secondari legati al gioco è quello della ludopatia.

Come si sviluppa? Secondo il sondaggio, il fattore scatenante risiede in emozioni negative come noia e solitudine. Le donne giocatrici che soffrono di solitudine risultano maggiormente a rischio di sviluppare dipendenze. Le donne che, invece, scelgono la serata al casinò come luogo di ritrovo con le amiche presentano un rischio decisamente inferiore di incappare in una dipendenza da gioco.

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