Nel mondo dell’industria, qualunque sia la sua natura, si sente spesso parlare di macchine utensili. Se questo termine è quasi passato al linguaggio quotidiano, la realtà che ricopre è tuttavia sconosciuta a tutti coloro che non fanno parte del settore industriale. Capiamo quindi cosa si intende per macchine utensili, come funzionano e quali sono.
Come definire una macchina utensile?
Una macchina utensile è una macchina per sagomare o lavorare lamiere di metallo o altri materiali rigidi, solitamente mediante taglio, alesatura, tranciatura o altre forme di deformazione. Le macchine utensili utilizzano una sorta di strumento che esegue il taglio o la sagomatura. Tutte le macchine utensili hanno dei mezzi per vincolare il pezzo e forniscono un movimento guidato delle parti della macchina.
Pertanto, il movimento relativo tra il pezzo in lavorazione e l’utensile da taglio è controllato o vincolato dalla macchina almeno in una certa misura, piuttosto che essere interamente “a mano libera” o “a mano libera”. La sua definizione deriva dal fatto che le “macchine aiutano le persone a fare cose”, sebbene non tutte le macchine industriali siano macchine utensili.
Oggi le macchine utensili sono generalmente alimentate in modo diverso dal muscolo umano, utilizzate per realizzare parti fabbricate in vari modi che includono il taglio o altri tipi di deformazione. Con la loro precisione intrinseca, le macchine utensili hanno consentito la produzione economica di parti intercambiabili.
La macchina utensile è davvero l’emblema della rivoluzione industriale del 19° secolo. Con questi strumenti di produzione, infatti, siamo stati in grado di meccanizzare operazioni fino ad ora eseguite manualmente, riducendo così la manodopera, ma anche aumentando ritmi di produzione e precisione.
L’avvento dell’elettronica e dell’informatica hanno permesso di sviluppare macchine utensili a controllo numerico. Programmate al computer, la lavorazione e la misurazione possono ora essere eseguite da macchine sempre più autonome. Tuttavia, l’uomo rimane essenziale per tutte le questioni di configurazione e manutenzione.
Se la prima macchina utensile aveva la funzione di forare, la diversificazione degli strumenti di produzione ha consentito di rispondere a problematiche più complete e complesse del settore. Pannellatrici, punzonatrici, presse piegatrici, taglio laser ecc…Le macchine utensili ora consentono di supportare quasi tutte le fasi della produzione. La comparsa del controllo numerico ha permesso di programmare centri di lavoro per funzioni ed esigenze sempre maggiori. Per l’acquisto di macchinari utensili usati puoi rivolgerti ad aziende specializzate come Mach-Trade, visitando il sito https://www.mach-trade.com/it/
Le macchine utensili CNC
Qualsiasi macchina utensile comprende un elemento di supporto dell’utensile e un elemento di supporto del pezzo in lavorazione che possono muoversi l’uno rispetto all’altro. I movimenti elementari ottenibili dipendono ovviamente dalla natura della macchina utensile: tornio, fresatrice, ecc. Si tratta generalmente di traslazioni lungo uno, due o tre assi, rotazioni del pezzo attorno ad un asse della macchina. Questi movimenti “vengono solitamente comandati o innestati manualmente per mezzo di leve, manovelle, frizioni, interruttori elettrici e altri organi. L’uomo interviene poi muscolarmente, e anche per effettuare le misure necessarie al posizionamento preciso dell’utensile.
Nel caso del controllo numerico, invece, l’uomo interviene solo per dare istruzioni. Nelle forme realizzative più semplici, queste istruzioni sono date da una consolle provvista di pulsantiere, spie luminose, quadranti di visualizzazione digitale ed altri accessori usuali per le centrali. L’operatore deve poi essere presente al termine di ogni sequenza per visualizzare la nuova istruzione. In forme di realizzazione più avanzate, le istruzioni vengono introdotte sotto forma di bande perforate o nastri magnetici e le sequenze vengono quindi collegate tra loro automaticamente.